Festa a palazzo Espero

Dopo aver compiuto i dovuti convenevoli Eleonora si fermò a parlare col giovane Jak,alle cui parole sorrise imbarazzata dicendo ::” oh messere Jak ciò che avete detto mi rende felice,vi ringrazio di cuore”...poi educatamente si congedò per andare a salutare gli altri invitati che nel frattempo erano giunti. Si avvicinò a Dama Chiaragiulia e al suo sposo Gualtiero “sono molto contenta che siate venuti,guardandomi intorno non vi avevo ancora visto e vi stavo giustappunto pensando” sorrise e rivolgendosi alla dama “alla mia festa non poteva di certo mancare la mia cara madrina…ma ora vogliate scusarmi,mi allontano,ma voi prego godetevi pure la festa”


Eleonora fu avvicinata dal papà che gli disse “Il primo ballo è il nostro...sembra che stiano aspettando solo questo...” la giovane fu ben lieta di ballare con il padre che in quel momento era l’uomo più importante,lo ringraziò di tutto. Dopo ciò i menestrelli incominciarono a suonare una musica più vivace,i due ballarono fino a quando non terminò,infine ringraziò la figlia e si allontanò. Subito dopo ripresero ad intonare una nuova canzone che la giovane ballò con Jak.

Dopo le danze Eleonora in lontananza aveva visto arrivare Dama Valentyne in compagnia di suo marito e stava dirigendosi verso di loro per accoglierli quando alle sue spalle sentì “ Psss…ehi festeggiata posso avere l’onore di salutarti?”

Si voltò all’improvviso,era la sua cara amica Alessia,sgranò gli occhi,per un momento fu titubante poi l’abbracciò fortissimo “che bella sorpresa,non avrei mai immaginato di trovarti qui”

“Appena ho saputo della festa non ho saputo resistere, e sono corsa subito” disse Alessia “ma ora su và dagli altri,ho mille cose da raccontarti ma avremo tempo per farlo”

Eleonora prese le mani dell’amica le strinse forte e disse “sono proprio curiosa di sapere…”
le accennò un sorriso e raggiunse i nuovi arrivati. Li salutò affettuosamente,prese il dono che le avevano portato,lo aprì ed era una magnifica collana “ Oh ma è stupenda,io adoro le perle…vi ringrazio!”


Quando i due coniugi si apprestarono ad andare a ballare,Eleonora scorse il padre a parlare con un uomo che fino ad allora non aveva mai visto, lo sentì salutare dicendo “Caro zio,come promesso eccomi!” la giovane a quel punto incuriosita di conoscerlo si avvicinò.

Le danze proseguivano, il cibo non mancava e sopratutto il vino continuava a scorrere...
Nelle cantine poste in un piano seminterrato vi erano delle enormi botti

da dove la servitù prendeva il vino rosso che poi portava nella sala posto dentro delle piccole damigiane


Cosimo controllava che tutti si stessero divertendo fino a quando una voce non disse Caro zio,come promesso eccomi!
Era il figlio di una delle sue sorellastre ed era contento di averlo quel giorno a casa sua...gli andò incontro e lo abbracciò senza stare a pensare troppo alle formalità..
Che piacere vedervi ,caro nipote...in questo modo o parte della famiglia riunita e non posso che esserne contento..
Nel mentre la festeggiata incuriosità si avvicino a loro...Lei caro nipote è vostra cugina..
presentò i due cugini stette un po con loro e poi decise di lasciarli soli a conversare quando tra loro...

Cosimo passeggiava tra gli invitati e portando il suo sguardo alla porta vide una donna che alzava la testa come in cerca di qualcosa, forse di una persona... Il tempo era passato ma lui la riconobbe immediatamente come se questo non fosse mai accaduto..gli andò incontro senza che lei se ne accorgesse...lo vide solo quando se lo trovò davanti son il sorriso stampato sulle labbra.. Maria Vittoria, è con infinito piacere che vi do il benvenuto nella mia modesta dimora...che bello vedervi dopo cosi tanto tempo...temevo che il mio invito non vi foste mai arrivato la donna lo guardava sorridendo... riusci ad aggiungere soltanto... Perdonate il mio ritardo ..contavo di essere qui prima ma purtroppo.... Cosimo scosse la testa come a volerle dire che non vi era motivo per ricevere quelle scuse.. L'importante è che ora siate qui...il resto non conta...venite vi presento mia figlia

Sorpreso dalla calorosa accoglienza rimase qualche minuto ad ammirare la grazia della giovane cugina,senza trovare le giuste parole per complimentarsi con lo zio per la sua magnifica creatura.

Decise che il miglior modo per mostrare la propria gratitudine era dar fiato al suo famoso vocione.

"Graziosa Beatrice" disse avvicinandosi al centro del salone non senza il suo innato imbarazzo "permettete che vi dedichi una ballata,certo non l'ho scritta io e forse non capirete nemmeno le parole...ma vostro padre sono certo che sarà lieto di tradurvi"

Presa una gran boccata d'aria intonò Ballata del vecchio sull'isola mentre di sottecchi sbirciava la reazione dei presenti..

Si ritrovò a pensare che per fortuna non c'erano verdure in sala,e tutto sommato gli ospiti sembravano gradire.
Terminata l'esibizione,tornò a rivolgersi alla festeggiata
"Volete farmi l'onore di danzare con me?"

Il giovane Jak arrossi per l'emozione,guardo negli occhi la dama ma non riusci a rispondere a causa di quella accecante bellezza..prese congedo dal salone tutto preoccupato dal rischio di dover lasciare la festa in pieno svolgimento...

Corky come sempre era in ritardo, mi vestii di fretta e furia, poi di corsa raggiunsi il palazzo.
la festa era già cominciata, gli invitati ballavano, i menestrelli giocavano coi bambini, e li al centro della sala la festeggiata che ballava.
Aspettai la fine della musica e mi avvicinai per salutarla, mi avvicinai e le dissi ''Madonna Eleonora siete splendida e raggiante come non mai,,
lei arrosi e graziosa come sempre mi rispose messere Corky sempre pronto a mettermi in imbarazzo
Sentii un voce da dietro mi voltai era il cavaliere Cosimo: messere Corky buonasera e grazie di esservi unito nei festeggiamenti mi porse un bicchiere di vino e disse: brindiamo ad Eleonora la figlia ritrovata che mi a reso cosi felice, adesso vogliate scusarmi ma finisco di salutare i nuovi arrivati
La musica continuava a suonare e io guardavo mia madre danzare, fin quando non si avvicino e mi disse figliolo se non sbaglio questa e la tua prima festa, vieni a ballare la guardai e con un po di timore le dissi Madre lo sapete che non sono un bravo ballerino non vorrei rovinarvi il vestito o per di più calpestarti i piedi non ebbi tempo di fin di parlare che già mi aveva trascinato al centro della sala su su non e poi cosi difficile segui i mie passi e lasciati andare alla musica sarà lei a guidarti mia madre e davvero scatenata stasera non posso dirgli di no, in più e un'ottima ballerina.
Finito il ballo mi diressi ai tavoli, vidi Cosimo un po impacciato e preoccupato che dava ordini ai servi mi raccomando non fate mancare il vino ed i piatti sempre colmi mi avvicina e dissi cavaliere Cosimo state tranquillo non potevate fare meglio di cosi gli invitati ballano felici i bambini ridono avete organizzato davvero una bella festa

...Puccio stava ancora aspettando quel pacco fatto venire appositamente dalla Serenissima Repubblica di Venezia, da un vecchio conoscente di passaggio a Mantua.



Sua madre aveva ragione a preoccuparsi, perchè in quei giorni non era passato da casa nemmeno per togliersi "il profumo del lavoro".....passava le sue giornate tra il campo, la bottega e le porte di Mantua, correndo come un forsennato e sperando che il suo corriere potesse arrivare da un momento all'altro.

Ormai la festa era già iniziata da un bel po' e lui era in forte ritardo! Gli duoleva il cuore perchè aveva ritardato il suo arrivo e non poteva mancare proprio a quell'evento.
La sua idea di poter fare una gradita sorpresa a dama Eleonora, si stava tramutando in un beffardo scherzo del destino, quando, in lontananza, vide avvicinarsi un barroccio trainato da uno stremato somaro.

Il suo corriere era arrivato! Puccio corse subito a casa, si dette una rinfrescata e si mise gli abiti della festa, che la madre gli aveva preparato sul letto e si incamminò a palazzo Espero, carico dei suoi regali e di molte speranze.
Passando per il bosco si accorse che non aveva con sé nemmeno un fiore da accompagnare ai suoi presenti e così tagliò un paio di rose selvatiche sul ciglio della strada.



Trafelato arrivo a Palazzo e, fortuna volle che Arcibaldo, il fido servitore di messer Cosimo, fosse fuori, intento ad accendere una pignatta che si era spenta.

"Ragazzo, ma che avete combinato?" chiese l'anziano, avvicinandosi a Puccio con l'intento di dargli una mano con tutto quel fardello!

"oh niente, non vi preoccupate, stavo aspettando il mio regalo per dama Eleonora!", rispose il giovane, mentre Arcibaldo lo conduceva su per le scale del Palazzo.

Entrato nel salone, Puzzola, si accorse subito del figlio! Lasciata la compagnia del marito, con il quale si stava intrattenendo in una ballata, si avvicinò a Puccio, da madre premurosa, chiedendo spiegazioni
di quel tremendo ritardo. Dopo aver chiarito, Puccio si diresse verso il padrone di casa, per porgere le sue scuse, per salutare e ringraziare l'amico dell'invito. I suoi occhi rimasero folgorati da una luce angelica, perchè il suo sguardo cadde sulle "ali di una giovane libellula che stava per spiccare il suo volo"!

Eleonora era raggiante e bella come non mai! I riccioli dei suoi capelli ondeggiavano sulle spalle, appena scoperte, dal vestito che indossava.
Il giovane Volturi, dall'emozione, non riuscì a trattenere una lacrima di gioia, che bagnò il suo sorriso!

Mentre si espletavano i convenevoli tra i due messeri, Eleonora raggiunse il padre, evitando così a Puccio di dover farsi avanti e farsi così accorgere del suo tardivo arrivo.

Le baciò la mano, come si conviene in queste circostanze ad una dama, e, cavallerescamente, le diede una innocente carezza sul candido viso;

"Questi sono per voi, mia cara!" e le porse le rose.
Eleonora, quasi sorpresa dal gesto del, fino ad allora, ruvido ragazzo, ringraziò sorridendogli e poggiando il naso sui bocci, annusò il buon odore che emanavano.
Fu solo allora che entrò Arcibaldo: in mano teneva un pacco, lo diede a Puccio e si ritirò nelle sue stanze.

Il giovane dette il regalo ad Eleonora. Il presente, inaspettato, ma gradito, la colmò di gioia.
"Grazie Puccio, è bellissimo"; la giovane fanciulla era al settimo cielo per quell'abito!



"Siete molto bella, ma credo che lo sarete ancora di più una volta indossato!" aggiunse Puccio.
Eleonora arrossì un po', forse perchè il giovane aveva osato un po' troppo, ma il suo cuore batteva troppo forte ed il suo verbo non poteva fermarsi proprio ora!
Mise la mano in tasca e tirò fuori una scatoletta di legno, lavorata a mano, e disse: "Credo che con questi l'abito sia completo".

Tra incredulità e stupore, Eleonora aprì la scatola ed ammirò i due stupendi pendenti, tra le sue dita.
La giovane fanciulla fece come per indossarli, ma poi si ricordò che ne aveva un altro paio indosso e se li mise sul palmo della mano per rimirarli ancora!
"Vogliate concedere un ballo a questo sciagurato!" sussurrò Puccio
"Volentieri" replicò Eleonora.
Benchè il giovane non fosse stato avviato nell'arte del ballo, cercò di fare del suo meglio, ricordandosi anche dei consigli e degli accorgimenti che il padre gli aveva insegnato durante le loro conversazioni.
I due ballarono per un po'; Puccio era al settimo cielo: le sue preghiere erano state esaudite ed ora poteva finalmente tenere stretta a sè Eleonora, seppur per un innocente ballata.

Terminato il ballo, Puccio fece l'inchino alla fanciulla e lei, con uno sguardo annuente, ringraziò!...non poteva sottrarla alla sua festa, anche se avrebbe voluto!

Eleonora si allontanò per andare ad omaggiare gli altri invitati e Puccio si ritrasse con i suoi genitori e gli amici.

Guardava il cugino esibirsi magnificamente,non aveva dubbi riguardo la sua bravura.
Al termine della ballata,sotto gli applausi di tutti il giovane la invitò a ballare,lei annuì e gli tese la mano. Danzarono sulle note di una dolce melodia,poi le fece un inchino, Eleonora ringraziò a sua volta Dyan per il caro pensiero che aveva avuto per lei.
Aveva dapprima notato una donna entrare nella sala da sola e le aveva dato l’impressione di essere disorientata,così dopo il ballo la cercò con lo sguardo perché voleva accoglierla,ma quando la individuò nella folla vicino a lei vi era già il padre…..vide che la indicò e pensò che volesse presentargliela così andò da loro.

Quando sua figlia ebbe finito di ballare con suo cugino, andò verso il padre e la dama che lui cortesemente teneva a braccetto...
Cosimo presentò a sua figlia Maria Vittoria Barbarigo, Baronessa di Campo Ligure e lei sorridendole le fece un inchino stette poco con loro e poi andò a servirsi delle tartine e a parlare con gli altri invitati.
è molto corteggiata vostra figlia se non erro! disse la donna vedendo arrivare un giovine con un mazzo di fiori enorme...Cosimo sorrise nel vedere l'imbarazzo di mia figlia e non potè che ammettere che le parole della donna fossero vere é giovane ancora...ha tempo per innamorarsi..
Maria Vittoria si voltò a guardarlo con un sorriso quasi sorpreso..
geloso di vostra figlia? Cosimo scoppiò a ridere e aggiunse Io geloso? certamente...ci mancherebbe altro.. ora anche la donna rideva con lui, poi Cosimo la prese per una mano...e ora concedetemi un ballo... e cosi si portarono al centro della sala e iniziarono a ballare

Alessia si aggirava silenziosa fra le colonne della grande sala e non faceva altro che osservare il buon proseguimento della serata.
Vedeva Eleonora ballare, parlare e ridere e ne era immensamente felice. Aveva avuto modo di scambiare con lei solo poche parole, ma tanto le era bastato per farle ricordare che anche se adesso faceva parte di una famiglia così bella e amorevole non si sarebbe dovuta dimenticare di lei, l'eterna Elizabeth.
Continuava a osservare il comportamento di tutti quella sera.
Il padre le voleva davvero bene si vedeva, e questo non era che da elogiare data la drammatica situazione.
Vedeva cugini e zii girarle attorno pieni di regali, entusiasti di vedere che erano ben accetti: peccato che non si accorgessero che il regalo più grande ora per Ele fosse avere una famiglia.
Poi vide un attimo che l'amica fu circondata da un considerevole numero di messeri.
Sorrise tra se e se, pensando già a come prendere in giro l'amica per la lunga schiera di corteggiatori.
Poi si ricompose, volse un ultimo sguardo alla sala, alla famiglia, all'amica.
"Ti auguro ogni bene e felicità amica mia, non ti scordar di me" sussurrò a fior di labbra, e silenziosa com'era arrivata si dileguò per le grande scale, sospirando triste perchè era giunto il momento di tornare a casa.
Ma già agognava la prossima volta che le due si fossero riviste.

Stavano osservando la figlia che ballava con un cavaliere,in attesa che finissero per potergliela presentare e divertita Maria Vittoria osservava lo sguardo sul volto di Cosimo,uno sguardo molto significativo.
Dopo averle presentate e dopo che la figlia congedandosi, li lascio di nuovo da soli,Maria Vittoria, divertita nel guardare lo sguardo di Cosimo, mentre osservava un giovine, che attaversava la sala con un enorme mazzo di fiori disse:
è molto corteggiata vostra figlia se non erro!
L'espressione gli cambiò e si rese conto di aver toccato un tasto dolente
é giovane ancora...ha tempo per innamorarsi..
le rispose Cosimo
geloso di vostra figlia?
ribattè lei con un sorriso tra il sorpreso e il divertito
Io geloso? certamente...ci mancherebbe altro.. le rispose di nuovo lui scoppiando a ridere,una risata di circostanza..
Iniziò a ridere anche lei,in fondo lo capiva e insieme iniziarono a ballare.
Si sentiva gli sguardi addosso,anche quello della figlia e dopo un pò che ballavano,visto che nella fretta di partire, si era dimenticata di mangiare e la fame si faceva sentire...
Cosimo,Vi dispiace se ci fermiamo un pò...avrei bisogno di mangiare qualcosa...

Cosimo,Vi dispiace se ci fermiamo un pò...avrei bisogno di mangiare qualcosa...Cosimo si fermò all'istante certo prego, seguitemi la condusse ad un tavolo...Vogliate scusarmi ma devo controllare una cosa Cosimo si allontanò dalla donna e passò davanti alla sua amica Valentyne per salutare lei e suo marito, si accertò che si stessero divertendo e usci dalla sala per vedere se erano pronti i giullari che aveva fatto arrivare e vide una donna di spalle che silenziosamente stava andando via…
madonna, andate già via? Cosi vi perderete i giullari che dovvrebbero arrivare a momenti la donna si fermò e lentamente voltandosi mostro al padrone di casa il suo sorriso migliore.
Cosimo non l’aveva mai vista, ma guardandola immaginò che dovesse essere della stessa età di sua figlia…e fu allora che si ricordò di una ragazza di cui sua figlia gli aveva parlato prego madonna, non ricordo il vostro viso, temo di non avervi mai incontrato la donna si chinò leggermente e si presentò con il nome di Elizabeth Maria Ridolfi von Hannover e gli confermò di essere una cara amica di sua figlia Eleonora..
Cosimo vide dei giullari aspettare fuori dal suo palazzo

Gli fece cenno con una mano di entrare e poi rivolgendosi alla donna… vi prego..unitevi alla mia gioia e soprattutto unitevi a quella della vostra amica… venite… gli porse il braccio.. lei lo guardò per un attimo titubante ma poi ssorridendogli entrò nuovamente nella sala sorridendo al pensiero di vedere la faccia di Eleonora quando l’avesse vista sotto braccio di suo padre.
Un attimo di attenzione … alzò una mano facendo fermare con quel gesto anche i menestrelli dalla toscana non ho fatto portare solo il vino e ciò che state mangiando, ma anche dei giullari che spero vi delizieranno con i loro giuochi continuando a tenere sotto braccio la ragazza, fece largo ai giullari che si andarono a posizionare al centro della sala mentre tutti iniziarono a fargli largo…
Cosimo si voltò verso la donna prego, accomodatevi , manderò qualquno affinchè vi porti quello che più desiderate
La donna lo ringraziò con lo sguardo e Cosimo si congendò da lei andando verso sua figlia mentre i giullari iniziavano i loro giochi

E un altro giocava con della balle…

Cosimo si fermò un attimo a guardarlo e sorrise al pensiero di aver visto fare lo stesso gioco al suo amico Gualt, poi riprese ad andare verso sua figlia

Io madonna Swea, arrivai a palazzo Espero in ritardo, scesi dalla carrozza facendo attenzione al mio vestito rosso, scelto volutamente di quel colore anche per il periodo natalizio a cui si andava incontro...entrai dentro e subito la musica si fermò...pensai quasi che fosse a causa mia, poi invece vidi Cosimo che li interrompeva per dar via ad alcuni giullari che erano venuti dalla toscana..
Piano piano andai verso di lui per poterlo salutare, era diretto verso sua figlia probabilmente messer Cosimo lui si voltò e mi sorrise ringraziandomi di essere venuta, mi indicò dove fosse la festeggiata e di comportarmi come se fossi nella mia casa..
Tra me e me pensai a quanto sarebbe bello avere un palazzo come quello..

Cosimo raggiunse la figlia che seduta guardava a bocca aperta i giocolieri, quando vide l'uomo arrivare e sedersi al suo fianco gli disse
babbo, non ho parole è tutto così bello...sono senza parole...
Cosimo portò il suo braccio sulle sue spalle, e sorridendole...
Mi sembra il minimo e ancora non è finita
La ragazza strabuzzo gi occhi...
Altre sorprese!! ma già così mi sembra bellissimo..
Il padre posò le sue labbra per un bacio sulle guance e poi gli disse
presto arriverà anche il tuo regalo da parte mia, mica penserai che te la cavi in codesto modo
I due si strinsero mentre continuavano a guardare i giullari

Eleonora non si aspettava ancora altre sorprese e regali dal suo papà…aveva già fatto tanto per lei,ed era contentissima già così. Quando il papà le disse che a breve avrebbe ricevuto anche il suo regalo,le si illuminarono gli occhi. Era curiosa..fin troppo,avrebbe voluto fargli mille domande,ma poi pensò che forse era meglio attendere..così si accomodò tranquilla godendosi lo spettacolo dei giullari.

I giullari avevano appena terminato le loro esibizioni sotto gli occhi entusiasti di tutti quanti che li applaudivano mentre uscivano..Eleonora non faceva altro che guardarsi attorno come se fosse capitata in un castello fatato e salutava tutti facendo delle reverenze, tante quante forse non aveva fatto in tutta la sua vita…Cosimo mentre parlava con gli invitati le dava un occhio un po per vedere se messer Jak e messer Puccia gli stessero a distanza regolamentare ma soprattutto se aveva bisogno di lui, ma non era così…quella giovanissima donna sapeva cavarsela da sola ed essere una buona padrona di casa…
Quando Cosimo ebbe la sensazione che era giunto il momento di congedare i suoi ospiti onde evitare di farli stancare oltremodo decise che era il momento di consegnare a sua figlia il regalo che le aveva promesso….e cosi andò a parlare con delle persone come se si stesse accordando per chissà quale affare, poi prese la parola..
Madonne e messeri, perdonatemi… tutti gli prestarono attenzione, compresa sua figlia che si fece largo per poterlo vedere meglio…
…è giunta l’ora che anche io consegni un regalo a mia figlia.. Cosimo si guardava attorno guardando tutti quanti poi rivolgendosi a Eleonora dopo aver preso brevemente fiato continò a parlare, …però forse è il caso che noi tutti usciamo da questa sala, il perché .. beh lo capirete voi stessi, prego seguitemi vi fo strada
Cosimo andò dalla dama Maria Vittoria e porgendole il braccio andò fuori tenendola sottobraccio mentre si faceva seguire da tutti con in testa sua figlia fino ad un cortile tenuto caldo da delle grosse lanterne accese…la maggior parte delle donne mise sulla spalle una mantellina che Amèlie diligentemente distribuiva a chi lo richiedesse..fuori vi erano due donne che suonavano una melodia di sottofondo


Cosimo conosceva bene quella musica che le due donne stavano eseguendo ,

https://www.youtube.com/watch?v=C8mlc9zv5Ho

era la canzone che più di tutte aveva visto ballare a suo cugino Robert e a sua moglie Roy e il pensiero non potè non andare a loro…a chi sicuramente sarebbero stati felici in quel momento nel vederlo felice ma soprattutto di avere un’altra nipote…
Eleonora si allontanò dalla sua amica Alessia che gli stava vicino e si avvicinò al padre sussurrandogli cosa mai stesse architettando, lui la guardò sorridendole passandogli una sua mano sul viso in una affettuosa carezza e senza dirle nulla..ad un tratto il loro gesto fu interrotto dalle risate degli ospiti….entrambi guardarono dove tutti avevano rivolto il loro sguardo e videro un cucciolo che correva come un pazzo andando un po’ da uno e un po’ da un altro in cerca di coccole…

Questo è il tuo regalo….se riesci a prenderlo
La ragazza restò senza parole fino a quando il cane non giunse anche da lei, la evitò girandogli attorno passando vicino a Cosimo mentre Eleonora si chinò sulle sue gambe per accogliere tra le braccia il cucciolo restando ancora senza parole…..
dovete sapere che a palazzo Espero è stata appena costruito un recinto, una sorta di fattoria dove accogliere qualche animale, cosi ho pensato che serviva un cane che desse un aiuto ai tre già presenti
I presenti sorrisero a quelle parole mentre Eleonora si rialzava tenendo in braccio il cane….

come si chiama? Ma è lui il mio regalo..oh babbo
Cosimo sorrise a dire il vero,il nome lo devi trovare te ma il regalo per te e per tutti voi è questo

https://www.youtube.com/watch?v=Zvo5g9iy1XE

https://www.youtube.com/watch?v=8uo6XpurnPY&feature=related

tutti alzarono gli occhi al cielo, Cosimo si avvicinò a Maria Vittora sorridendogli…
quando finirono istintivamente applaudirono tutti,uno ad uno , gli amici iniziarono ad andare via, la festa era ormai terminata , lentamente tutti passarono davanti a Cosimo ed Eleonora per complimentarsi..

Chiaragiulia aveva danzato tutta la sera assieme al marito, più di una volta si erano dovuti fermare per i ricorrenti capogiri che le venivano. Gualtiero preoccupato le chiese se tutto andava bene, lei rassicurandolo con un sorriso radioso si accarezzò dolcemente il ventre. Lui capì immediatemente...la strinse forte a sè..
La serata proseguì fra risate ed altre danze e fu proprio sul finire che tutti gli invitati furono colti di sorpresa da spettacolari fuochi d'artificio.
Gualt e Puzz, coi visi rivolti verso l'alto, osservarono abbracciati l'un l'altro lo spettacolo pirotecnico augurandosi che quei bagliori di luce e colore potessero essere di buon auspicio per loro e per il piccolo in arrivo.
Prima di lasciare il palazzo si diressero verso Cosimo e la figlia Eleonora che stringeva tra le braccia uno splendido cucciolo, Chiaragiulia lo accarezzò e rivolgendosi alla ragazza le disse:

Eleonora sei stata davvero impeccabile per tutta la serata, i miei complimenti mia cara!
Sò che saprai prenderti cura di questo bel cucciolo, ma soprattutto di tuo padre!

Poi si voltò verso l'amico:

Mio caro Cosimo dobbiamo congratularci con voi, avete organizzato una splendida festa...ed è stato un vero onore parteciparvi.

E sorridenti si congedarono con un abbraccio.

Quante sorprese in quella meravigliosa festa ... una delle più belle cui Gualt avesse mai partecipato!
Gli inviati a poco a poco lasciavano le sale di Palazzo Espero e toccò anche a lui ed alla moglie salutare i loro ospiti graziosissimi.
Baciarono la giovane Eleonora sulle guance complimentandosi ancora e poi Gualtiero abbracciò l'amico fraterno, Cosimo, ringraziandolo con tutto il cuore.
Puccia era sparito chissà dove ... ma quel pensiero non lo preoccupava più di tanto, il loro figlio sapeva badare a se stesso ormai.
Ma Gualt non riusciva a staccare gli occhi dalla sua Chiaragiulia.
Uno sguardo sorpreso e gioioso, la notizia della sua gravidanza, lasciata intuire più che annunciata in senso proprio, una gravidanza tanto attesa e desiderata, l'aveva colto alla sprovvista lasciandolo quasi inebetito.
Era felice, gli pareva di camminare sulle nuvole, ed il mondo luccicante della festa era ormai solo un dettaglio, quasi irrilevante. Il centro dell'universo per lui era li, ad un passo: la sua sposa!
Le cinse un fianco mentre uscivano nella notte, diretti alle carrozze e le diede un bacio, delicato e premuroso sulla fronte.

Continuava ad ammirare i giullari intendi nei loro giochi…e guardandosi intorno compiaciuta vide il padre parlottare e gesticolare con alcune persone..incominciò a nutrire dei sospetti riguardo a quello che aveva in mente di fare,sapeva che doveva aspettarsi di tutto. Non appena Cosimo fece cenno agli invitati di recarsi fuori,Eleonora balzò dalla sedia,cercando di non dare a vedere la curiosità che però trapelava palesemente dai suoi occhi. Giunti nel giardino due dame suonavano una musica dolcissima che improvvisamente fu coperta dalle risate degli ospiti. La giovane ancora non aveva notato,quando vide un cucciolo correre verso di lei…riuscì finalmente a prenderlo in braccio e accarezzandolo si rivolse sorridente di gioia al papà è adorabile babbo!! Bè…ora bisognerà pensare al nome,anche se credo di avere già una piccola idea…lo chiameremo Runner!


Diede un’ultima carezza al cagnolino e lo lasciò correre libero ancora un po’ nel giardino,Eleonora abbracciò forte il papà,gli sussurrò ti voglio bene babbo e lo baciò sulla guancia bagnandogliela con una piccola lacrima di commozione.

Dei magnifici fuochi d’artificio colorarono il cielo ormai buio,e tutti coi nasi all’insù li ammiravano. Con essi anche la magnifica festa stava per concludersi,salutarono gli invitati e dopo averli ringraziati, tutti si avvicinarono alle proprie carrozze.

La festa volgeva al termine.
Maria Vittoria dopo aver visto il bellissimo regalo che il padre aveva donato alla figlia si avvicinò al padrone di casa...

E' stata una bellissima festa Cosimo,vostra figlia sarà orgogliosa di avere un padre come voi e sono molto felice che vi siate ritrovati,sapete quanto tengo alla vostra tranquillità e adesso son certa che avete coronato i vostri sogni.
Purtroppo è arrivato il momento di partire,il viaggio come ben sapete è lungo,Vi ringrazio per questo invito,mi ha fatto moltissimo piacere che abbiate pensato anche a me

Poi avvicinandosi alla figlia Eleonora aggiunse

Dama Eleonora è stato un piacere per me conoscervi e siate orgogliosa di vostro padre,vostra madre è nativa delle mie terre se non sbaglio,avete sangue buono, farete grandi cose

continuò strizzando l'occhio alla Dama

Si congedò dalla giovane con un inchino e si riavvicinò al padre....

Cosimo,devo andare ,la carrozza è pronta,grazie veramente di tutto,spero di rivedervi presto,magari questa volta verrete a trovarmi voi.

Lui l'accompagnò fino alla carrozza l'aiutò a salire i gradini...
Un ultimo sguardo prima di partire,un cenno con la mano e la carrozza si mosse.
Maria Vittoria, si avvolse nel suo mantello e si voltò per dare un ultimo sguardo,un leggero sorriso era disegnato sul suo volto....